Pellet Certificato
I principali sistemi di certificazione/attestazione presenti in Italia sono ENplus e Pellet Gold. La qualità non può basarsi su forme di autodichiarazione ma deve sempre essere garantita da un soggetto terzo e indipendente. Un qualsiasi produttore è libero di annunciare e tessere le lodi del proprio pellet, ovviamente il miglior pellet del mondo. Ma è necessario che ci sia qualcuno dall’esterno che certifichi la bontà del suo prodotto, e classificarlo secondo standard chiari, obiettivi e riconosciuti.
Il mercato del pellet è in espansione, sempre meno locale, sempre più internazionale. In questo contesto la qualità del pellet assume un ruolo sempre più rilevante, sia per il rafforzamento del mercato che soprattutto per la tutela dei consumatori.
ENplus, la certificazione
ENplus è il sistema di certificazione che verte sulla nuova norma europea EN 14961-2; l’obiettivo di ENplus è di rendere operativo il nuovo standard europeo della qualità del pellet, garantendo che il prodotto commercializzato soddisfi i requisiti in esso contenuti.
La caratteristica più importante del sistema ENplus è che non si tratterà di una mera certificazione di prodotto, bensì di sistema, che esaminerà tutta la catena di vita del pellet, dalla produzione (o ricezione) del legno, allo stoccaggio del combustibile, fino alla consegna del pellet al consumatore finale.
Le aziende produttrici di pellet certificato ENplus sono dotate di un rigoroso sistema di gestione della qualità del pellet; la tracciabilità e la trasparenza dell’intera filiera produttiva del pellet devono essere garantite da una documentazione interna molto rigorosa e da numeri di identificazione riconosciuti.
La certificazione ENplus è gestita direttamente dalle associazioni rappresentanti gli interessi del settore del pellet nel proprio paese, riunite nell’EPC creato all’interno di AEBIOM (European Biomass Association), proprietario della licenza per il marchio ENplus.
AIEL è l’associazione responsabile per l’attuazione e per la gestione della certificazione ENplus in Italia; è consapevole del rigore e della necessità di mantenere elevati gli standard di qualità del pellet, alla luce dei cambiamenti del mercato e delle minacce provenienti da processi produttivi che minano la credibilità e il futuro dell’intero settore.
Pellet certificato in Italia
I produttori di pellet certificato in Italia sono due al momento, entrambe nel nord Italia: Italiana Pellets Spa, a Corana (PV), e Pe.Pe. srl, in provincia di Pordenone.
Germania ed Austria la fanno da padrone anche in questo senso, come era facile del resto immaginare. Troviamo marchi molto noti per gli utilizzatori di pellet: Pabst, Firestixx, Pfeiffer, ad esempio, oltre a molti altri. Anche un buon numero di produttori di pellet in Spagna e Svizzera è certificato ENplus. Ecco la lista completa dei produttori certificati.
Pellet Gold, l’attestazione
È il primo sistema di attestazione della qualità del pellet per il mercato italiano, ideato nel 2006 da AIEL con l’obiettivo di introdurre un sistema di attestazione al di sopra delle parti, basato su precise regole di funzionamento. Attenzione però, perchè si è volutamente fatto riferimento ad una attestazione, non una certificazione del pellet, che è ben altra cosa.
Ad ogni modo, rispondendo alla caratteristiche e alle esigenze del mercato e della produzione italiana, eleva il più possibile gli standard di qualità del pellet. Pellet Gold è il solo sistema di garanzia della qualità del pellet che prevede sia l’analisi del contenuto di formaldeide
(HCHO), fondamentale per poter verificare l’eventuale presenza di materiali pericolosi per la salute (quali colle e vernici), sia della radioattività.