Come suggerisce il nome, il pellet americanino proviene dall’America, in particolare dagli Stati Uniti, dove viene prodotto in uno stabilimento della Virginia. E’ un pellet abbastanza particolare, nel senso che intanto è puro eco pellet, e che viene prodotto dalla lavorazione di tronchi di conifere scortecciati.
La lavorazione della corteccia è una fase fondamentale per ottenere un’elevata qualità di pellet, abbassando nettamente il livello di ceneri residue post combustione. Il pellet americanino ha due requisiti fondamentali che richiamano peraltro alla qualità: l’odore di puro legno, come se si fosse in un bosco di conifere, e il colore, un giallo dorato tipico proprio del pellet americanino.
Il Pellet Fuels Institute, l’ente che attesta la qualità del pellet negli USA, impone standard molto elevati al fine di ottenere pellet di alta qualità quale il pellet americanino. Ecco perchè in una scala di qualità, questo pellet è posizionato nella categoria premium, corrispondente al DIN Plus in Europa.
In che formato è confezionato il pellet americanino? Come nella maggioranza dei casi anche il pellet americanino viene messo in sacchi da 15kg. In un bancale vengono messi 79 sacchi. Essendo oltreoceano, la spedizione è di un container di 40 piedi contenente 22 bancali da 79 sacchi da 15 Kg..
Le caratteristiche del pellet americanino: il potere calorifico è di 5,6 KWh/kg c.a, l’umidità 7% c.a, ceneri <0,5%, gli additivi chimici sono completamente assenti.
gian
ottimo pellet, provati 30 sacchi inverno scorso, scalda molto, la cenere e pochissima, un po di polvere nel sacco, nel complesso soddisfatto
Matteo
Buongiorno, io avrei una domanda da fare:
Magari sono io che sto commettendo qualche errore, ma mi stavo chiedendo come sia possibile che questo pellet abbia un potere calorico di 5,6 KWh/Kg corrispondente a circa 4815 Kcal/Kg ?? Dal momento che il massimo che un legno può sprigionare sono 4700 Kcal/Kg , quindi realisticamente un pellet dovrebbe esprimere un massimo di 4600 Kcal/Kg , come è possibile che il bio pellet americanino superi addirittura il massimo potere calorico del legno? dopo aver fatto 2 conti sono rimasto con il dubbio che sia una bufala o un buon pellet.
maria
Usato tutto l’inverno scorso l’ho trovato davvero ottimo scalda tantissimo ho visto la differenza con altri a fine stagione durante la pulizia straordinaria tubi puliti…. unico problema quest’anno qui a brindisi non si trova!
Matteo
Si Maria ma non hai risposto alla mia domanda, di pellet buoni ne esistono molti ma questo mi sa tanto che c’è qualcosa sotto di strano, perchè come ho già detto è impossibile che un pellet arrivi a 5,6 Kw.
stefano
Ciao, se leggi il post che ho inserito, credo troveremo risposta ai tuoi, e miei, dubbi….la verifica cercherò di farla fare ad una delle due testate giornalistiche che si occupano di truffe e sofisticazioni…vedrem che ne esce…io son sicuro che il pellet di quest anno non corrisponde nemmeno ad un 5,2 ma posso cmq sbagliarmi…di certo il residuo nel sacco è quadruplicato con gli interessi mentre le ceneri e la resa nettamente peggiorate…vedremo…teniamoci aggiornati che coi tempi che corron di fregature ne è pieno il mondo…ciao
Marco
Si trovano valori che arrivano a superare i 5 Kwh/Kg perchè si riferiscono al pellet anidro, cioè nel caso in cui nel Kg considerato non fosse presente acqua.
stefano
Fino lo scorso anno il pellet era di ottima qualità….io setaccio sempre il pellet prima di metterlo nella stufa e con Americanino avevo uno scarto di circa 80-100 gr…..quest’anno oltre ad aver visto un colore più chiaro nella partita che mi han consegnato, mi son ritrovato con uno scarto pari a ben 400 gr. per ogni sacco….per la paga ho dovuto anche incrementare del 10% la quantità inserita dalla stufa perchè scalda meno di quello precedente…ergo, penso di aver preso una bella fregatura ma andrò a fondo in questa cosa….se dovete acquistarlo verificate che il colore non sia chiaro e provate a prenderne un sacco e setacciatelo…se trovate il residuo trovato da me cambiate indirizzo, ciao.
stefano
rettifico quanto detto, ho dovuto salire al 20% in più di prodotto per ottenere la stessa quantità di calore dello scorso anno….quindi peggio del peggio…secondo me gatta ci cova…attenti e fatemi sapere se con le partite ritirate questo anno ci son delle differenze, ciao
David
Sono un cliente Americanino da 4 anni e di differenze dal primo pellet utilizzato ce ne sono state diverse: qualità e prezzo non sono andate di pari passo.
L’ho comprato nel 2011 a € 4,20 a sacco per caso ed è stata una grande scoperta.
La stufa esprimeva una potenza incredibile, gli altri pellet neanche si potevano paragonare. Negli anni il colore, la pezzatura, la potenza ed il prezzo sono cambiati:
colore variabile tendente al chiaro, pezzatura sempre più piccola (il residuo c’è sempre stato anche se non eccessivo), potenza sempre più bassa e prezzo alle stelle (€ 5,80). Classico esempio di come ci si fa una fama e poi la si sciupa. Addio Americanino!
stefano
David il vero problema è che sul sacco, su cui manca un marchio rispetto al vecchio, vien sempre riportate la stessa potenza calorica….ne vedrem delle belle….stefano
Giuseppe Carniato
Sono d’accordo.
Si sono d’accordo, quest’anno è totalmente scarso, poi nel sacco vi è scritto ma de in BR.
Tutto falso.
Non comprerò più Americanino.
Simo
Lo scorso anno lo usato tutta la stagione, prezzo 5€ era ottimo scaldava tantissimo ceneri poco niente, quest’anno ne ho presi 20 sacchi ma il prodotto e decisamente cambiato molto scadente il prezzo è aumentato, insomma nn lo compro più , era ottimo perché avranno cambiato la qualità?
stefano
confermo quel che dici Simo…cmq credo a breve “romperò” le balle a qualche testata giornalistica di rilievo fin quando non mi danno retta…col pellet, con l’aumento poi del 12% di iva, stan facendo un sacco di porcate…a presto, stefano
Tonino
L’anno scorso sono rimasto veramente soddisfatto, quest’anno l’Americanino fa schifo. Produce una quantità di cenere incredibile, fra l’altro molto grossolana, inoltre vi è una quantità incredibile di sabbia.
stefano
Purtroppo ragazzi nè le Iene nè tantomeno Striscia la notizia son interessati a far luce su un mondo, quello del pellet, che secondo il mio parere, e non solo, è soggetto a sofisticazioni, truffe ed alterazioni, un gran peccato.Speriam solo che i produttori non tirino ancor più la corda di quanto han già fatto rifilandoci prodotti non conformi a quanto dichiarato.Chiederò alla guardia di finanza cosa può fare un consumatore per esser certo di quel che sta acquistando, ciao, stefano.
Domenico
Pellet Americanino stagione 2014/2015.
Salve a tutti, anche io quest anno ho avuto problemi con questo tipo di pellet. Ho comprato 3 bancali a buon prezzo (4,00€ circa a sacchetto). Polvere grossolana nel sacco….ceneri nere e molto dense durante la bruciatura…e cosa molto grave: il serbatoio della stufa (ravelli) ha preso fuoco dopo lo spegnimento automatico della stessa.
Il tecnico Ravelli dice che ha trovato nel serbatoio delle polveri giallastre e appiccicose derivanti dal pellet che hanno intasato e bloccato il tutto fino a riscaldarsi.
Voi cosa mi dite? Devo cambiare pellet? Quale consigliate?
stefano
Io sono in fase valutativa con del pellet di abete bianco austriaco che un’azienda agricola sta rivendendo da 3 anni qui a Varese…le prime prove stanno dando risultati positivi…a breve darò altre info a riguardo…Americanino ed Ecogroup cancellati definitivamente dal mio vocabolario…Una sorpresa negativa arriva dalle 2 testate giornalistiche televisive d’eccellenza quali Le Iene e Striscia La Notizia; nonostante le mie continue mail e le mail del mio fornitore di Americanino nessuno ci ha nemmeno cagato di striscio…Delusione completa, eviterò di vederle di nuovo in tv, mi fanno pietà…probabilmente bisogna pagare per poter ricever il loro l’interesse….
Paul
Salve sono il vecchio responsabile di ecopellet e di bilici di americanino ecopellet parliamo del sacco con la statua della liberta raffigurata perche è quello l’originale ne ho venduti abbastanza dal e mio malgrado devo confermarvi che il pellet qualitativamente è peggiorato ma non per qualche truffa o altri sotterfugi ma soltanto perche l’azienda che produceva l’americanino dei precedenti anni una colosso americanano che si occupava anche della produzione del sopramenzionato pellet ha avuto dei guai finanziari e ha dovuto chiudere e quindi è stata rimpiazzata da un’altra azienda che sicuramente produce un pellet simile ma non con le stesse caratteristiche e qualita. per stefano posso rispondere che il potere calorifero del pellet che risponde alle certificazioni en plus A1 può arrivare anche ha scaldare 5.6 kwh per kg se la presenza di umidità no supera il 7% anche Se lo standard prevede un valore calorico compreso tra 4,7 e 5,3 kWh per kg.con un umidita massima del 12%.
Paul
Comunque solo per informazione da febbraio stiamo lavorando ad un nuovo progetto che consiste nell’apertura di punti franchising in tutta italia denominati Solopellet Point per garantire prezzo e qualità uniforme in tutto il territorio e che i prodotti commercializzati siano gli stessi nel corso degli anni post lancio con la caratteristica oltre alla certificazione del prodotto anche quella del distributore che ci stanno rilasciando in questi giorni.
Potete se volete rendervi conto sulla pagina facebook solopellet oppure sul sito a breve sul web soloppellet.eu fatemi sapere anche che cosa ne pensate grazie a disposizione per qualsiasi vostro chiarimento visto che mi occupo direttamente anche della gestione e produzione di impianti di pellet all’estero.
Mario
Stupito! Mi erano rimasti sacchetti vecchi di americanino e oggi vedo che non è più lo stesso pellet. Prima era importato da Americanino.it con tanto di indirizzo della società Italiana e la scritta Made in USA.
Oggi le caratteristiche riportate sono diverse; è Made in BR, non esiste nessun indirizzo ed è riporta la scritta Americanino.com che non trovo su internet.
Aggiungi! Ovviamente le prestazioni caloriche non hanno nulla a che vedere con il precedente.
Luca
Se sul sacchetto trovi scritto americanino.com mi sembra un pellet imitazione/truffa.
Quest’anno acquisterò un paio di sacchetti di questo pellet (Columbus che sarebbe uguale ad Americanino ma con incarto differente).
Ciò che vi chiedo, ci si può rendere conto solo con due sacchetti se si tratta di un buon pellet? I feedback migliori da parte di vicini di casa sono per il pellet Noricalor, conoscete?
Cristina
Ho usato pellet americano per tutto lo scorso inverno (2014/2915), bruciandolo nella caldaia Edilkamin Atlanta con la quale gestisco l’impianto di riscaldamento e l’acqua sanitaria per la mia casa. Nessun problema. Molto contenti del prodotto, lo abbiamo riacquistato per questa stagione 2015/2016 al prezzo di euro 4,50.
Sorpresa negativa. Pellet prodotto in Brasile. La caldaia si blocca spesso, perché raggiunge una temperatura interna dei fumi troppo elevata – 4 bancali di pellet praticamente da buttare. A qualcuno ha dato problemi come a noi?