Ci ricorderemo il 2022 per tante cose, una di queste è senza dubbio, per noi che utilizziamo riscaldamento a pellet, è il guadagno, il risparmio, di cui abbiamo goduto nel corso dell’inverno. Siamo arrivati all’estate 2023, monitoriamo la situazione. Pagina in aggiornamento.
5 Settembre 2023
L’inverno scorso è stato clemente ma ha colpito duro nelle bollette degli italiani. Il pellet ci ha aiutato molto ma ha subito un’impennata,
tra speculazione e costi reali, che ha portato il costo al sacco in un range di prezzo tra i 9 e i 15 euro. Proprio l’ampio di questa forbice di prezzo ce la dice lunga sulla componente speculativa.
Ora la quiete è tornata ma la situazione in Russia e Ucraina non è cambiata, per cui non abbiamo grosse aspettative per il prossimo inverno.
Monitoriamo costantemente e per ora i przzi si sono riallineati al pre-guerra. Compatibilmente ocn l’inflazione e il carovita che stanno
picchiando duro in tutta Italia.
Oggi nei centri di bricolage e nei punti vendita specializzati registriamo prezzi tra 6 e 8 euro al sacco.
12 Dicembre
E’ arrivato il primo vero freddo, da qualche giorno siamo in pieno inverno e le stufe a pellet sono accese. Ci giungono segnalazioni di abbondanza di pellet, quindi la carenza sembra finita, anche a noi arrivano email con proposte d’acquisto di combustibile.
E il prezzo del pellet? I prezzi sono ancora alti e lo rimarranno tutto l’inverno verosimilmente. Nei vari punti vendita abbiamo trovato pellet dai 9,90 ai 12 euro al sacco. Per avere un vero ridimensionamento tuttavia dovremo attendere la primavera-estate, sperando che il caro energia sia ulteriormente ridimensionato e tutta la filiera della produzione del pellet possa trovare un sollievo. E con loro, anche noi consumatori!
17 Ottobre
La speculazione sul costo del pellet oggi forse è ai massimi, siamo alle porte della stagione fredda e tra motivazioni più o meno reali non è difficile trovare pellet a prezzi abbastanza irrazionali. Abbiamo raccolto alcune testimonianze in giro per l’Italia.
Durante le ultime settimane abbiamo notizie di pellet venduti a prezzi in una forchetta tra 10,9 euro e 15 euro al sacco. In un supermercato lombardo a 11,90 euro al sacco. In un punto vendita del fai da te toscano a 10,90 euro. Un rivenditore emiliano ha tre prodotti: uno a 12,5 euro, uno a 14 euro, uno a 15 euro. Il prodotto a 14 euro, lo scorso anno era a 6 euro.
Non vogliamo additare nessuno e sicuramente ci saranno dinamiche diverse, ma siamo certi che oltre alle cause che tutti conosciamo, in certi casi ci sia pura speculazione.
In questo momento non ci sentiamo di consigliare di acquistare pellet, a meno che non siamo totalmente a secco. Noi per lo meno, che qualche scorta l’abbiamo, aspetteremo un paio di mesi, confidando in un aumento di offerta che si tramuterà in ridimensionamento del prezzo. O per lo meno lo speriamo.
Una lezione è sicura: è bene fare scorte in primavera, un anno per l’altro, ed eventualmente, come in questo autunno rovente, non fare ulteriori acquisti aspettando tempi migliori.
27 Luglio
Il prezzo del gas è schizzato alle stelle, purtroppo, raddoppiando da Dicembre 2021 a Giugno 2022, addirittura triplicando nel corso di un anno. Nello stesso frangente il prezzo del pellet è leggermente aumentato, ma non in maniera significativa.
Prezzo del gas alle stelle
A fine Luglio 2022, il prezzo del gas è ancora ai massimi di sempre, prospettando un inverno costoso per il riscaldamento tradizionale. Per il pellet siamo entrati in una situazione senza precedenti.
La domanda è aumentata tanto, per ovvi motivi, allo stesso tempo ci sono problemi di produzione, i costi di tutta la filiera sono molto aumentati, ed è verosimile che anche il prezzo del pellet per il 2022, per il prossimo inverno, subirà notevoli aumenti. Sarà difficile trovare sacchi di pellet a 4-5 euro, molto difficile.
Prezzo del pellet il prossimo inverno
Addirittura, sembra che ce lo ritroveremo fino a 10 euro al sacco. Attenzione, il riscaldamento a pellet continuerà ad essere estremamente conveniente, questo è fuori di discussione, rispetto al gas, ma gli aumenti generalizzati di materie prime, la scarsità, i ritardi, riguarderanno anche il mondo del pellet.
Se l’inverno scorso la filiera ha fatto in tempo a produrre il pellet a costi standard, quest’anno le cose sono cambiate. E lo vedremo nei prezzi del pellet del 2022 sul 2023.
Lo stiamo già intuendo ora, per la verità. Sarebbe la stagione delle offerte, del pellet prestagionale, ogni produttore o rivenditore di pellet solitamente tra Giugno e Luglio studia le migliori offerte per il pellet, sia online che non online.
Pellet esaurito
Ma quest’anno è diverso. Il pellet è pressochè introvabile; abbiamo interpellato diverse aziende, e le testimonianze sono le stesse. I produttori hanno faticato a reperire il legname in tempi utili, e quanto prodotto è stato già distribuito. E si sono visti aumentare significativamente i costi, sia di produzione che di trasporto del pellet.
Il rivenditore ha già venduto il poco a disposizione ed è in attesa di nuove forniture, che però tardano ad arrivare, arriveranno a singhiozzo, prossimamente. E non sanno a che prezzo arriveranno.
Rivenditori e Grande Distribuzione
Anche la Grande Distribuzione è nella stessa situazione. Avrete notato che è praticamente impossibile trovare pellet nei punti vendita di catene come Leroy Merlin, Brico, Brico IO, OBI, per citarne alcune. Neppure a prezzo pieno, figuriamoci in offerta.
Tutti rimandano a Settembre, che diventerà verosimilmente il mese della caccia al pellet. O delle testimonianze di pellet a prezzi astronomici, perché i questi casi parte la speculazione. Molti onesti faranno aumenti onesti, alcuni altri cercheranno di approfittarsi della situazione per spremere le spremibile.
Quindi teniamo alta l’attenzione e non facciamoci prendere per il naso. Oggi più che mai è importante rivolgersi al nostro produttore o rivenditore di fiducia, ed evitare nuovi soggetti improvvisati, o al peggio, in mala fede.
Pellet fai da te
Questo per il prossimo futuro. E per il 2023? Per i prossimi anni? Impossibile prevedere i prezzi del pellet, dipenderanno da tante cose altrettanto imprevedibili. Ma ad oggi, soprattutto per chi vive a ridosso di montagne e colline, appare tutt’altro che insensata l’idea di acquistare una pellettatrice e rendersi autonomo nella produzione di pellet. Acquistare legname idoneo e rendersi autonomi anche nella produzione del pellet stesso.
Nel frattempo monitoriamo la situazione, effettuiamo la miglior pulizia della stufa e della canna fumaria e cerchiamo il miglior pellet, sulla base della propria esperienza e delle recensioni di altri.
Poi godiamoci la seconda metà dell’estate, andiamo a funghi, in montagna, al mare. Aspettiamo Settembre. Occhi aperti e buona caccia al pellet, di buona qualità e al miglior prezzo possibile.